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Pubblicata il 24/03/2021
saltellando sopra un sentiero pieno di sassi, in Sassonia, distratto dal suono sincopato di un sassofono che proveniva da sud tra siepi di sassofrasso e secche sterpaglie, scivolai sopra un subdolo secchio di stagno sbrecciato spaccandomi  il setto nasale, la scapola sinistra sotto il tendine sovraspinato e procurandomi uno sfregio al sopracciglio.
scioccato da questa situazione struggente, col mio Samsung attivai l'sos e mi portarono subito al sanatorio"La salus" dove, forse per l'inesperienza e la sciatteria dei sanitari, per sbaglio mi cambiarono il sesso mettendomi due siringate di silicone nei seni e nel sedere tanto da sembrare una sirena dei Sargassi molto sensuale.
così, entrato come Silvano ne uscii come Sofonisba!
oh, Santa Sofia!
sicuramente fu una situazione strepitosa però, quasi quasi mi sentii soddisfatto dal mio nuovo status tanto che mi feci subito una sessantina di selfies in pose sexi, seduta su un sofà di seta color sangue di serpente a sonagli.
infatti, subito dopo, cominciai a frequentare segretamente un club di scambisti dove spesso praticavano sedute di sesso sfrenato fino allo sfinimento con abuso di sostanze soporifere e secchi di Sangiovese.
fu una sensazione molto strana che mi spinse a condividerla su vari siti social, sottoscritti, ca, va sans dire, da vari sostenitori con cui simpatizzai subitaneamente senza se e senza ma... che storia, signori... saludos amigos... assoreta !
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ti sei superato, ogni volta un passetto in più, sei troppo forte...

il 24/03/2021 alle 09:06