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Pubblicata il 22/03/2021
piazzale della piramide
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arrivarono con camionette e cavalli,
che fino ad allora avevano celato
dall’Arco di Testaccio alla Via Ostiense.
avevamo molto da dire, davvero
avevamo molto da urlare. Tutta
la rabbia, il coraggio, la partecipazione.
sicuro. Ci entrava nel cuore lo scalpitare
dei cavalli di carne e il rombo dei cavalli
vapore, ci rimbalzavano sulle ossa
i colpi dei manganelli d’ordinanza
riempiti di sabbia, leggevamo
la ripugnanza nelle facce dei cavalieri
agli ordini del Capitano D’Inzeo,
ci assordava il clamore delle sirene
delle jeep e i clacson dei tassisti
che inanellavano giri intorno a Porta
s. Paolo. Le donne e le ragazze
di ritorno dal lavoro spaventate
alle fermate dei tram pregavano
e fuggivano mentre noi volevamo
abbattere falsi miti, governi
fascisti, oratori fasulli, lampioni,
gridare basta! alle menzogne quotidiane
dei falsi salvatori, basta! con le promesse
non mantenute e le prediche in televisione.
volevamo spaccare le orecchie ai Tambroni
e agli Scelba, ai tribunali dove i poveri
subivano da secoli sentenze da carta igienica,
sfondare le vetrine dei bancari
irridenti ai bisogni disoccupati
delle borgate infami, urlare il nostro no!
poderoso all’ordine costituito,
al disordine dell’ordine pubblico.

con rabbia, con allegria, moltitudine
di anime solitarie proiettammo
la nostra immagine in quella indifendibile
dei padri. Poi qualcosa s’insinuò
nei cuori, un lurido strisciare di serpe,
la notizia che il Governo Tambroni
stava esalando l’ultima bugia
e ci mancò qualcosa. Davvero quella sera
a noi mancò un millimetro di cuore.

d’improvviso il silenzio dei tassisti
riempito dalla gragnuola di colpi
dei poliziotti e grida dolenti e fughe
disperate e cadute e arresti e manette
e ancora manganellate sul collo
sulla testa sulle mani. Nell’anima.
i ruggiti delle tigri smorzati
dalle fruste dei domatori e il nemico
di sempre tronfio vincitore ammanettava
i caduti sull’asfalto. Come statue
abbattute sentimmo sulle spalle
la carezza pesante della notte
nelle celle di Roma capitale.

(guga 2011 Settembre)
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Oltre la carogna tambroni ne vennero altri ministri dell’interno, forse anche peggio, che sabotarono le manifestazioni con infiltrati armati, per poi scatenare la repressione...! I risultati purtroppo sono visibili ancora oggi! Un paese devastato a tutti i livelli! Un saluto a te!!

il 23/03/2021 alle 05:11

Una parte triste della nostra storia,ma su quegli sbagli si continua,Un Saluto e Buona Giornata

il 23/03/2021 alle 08:43

...Caro Guga ti sei dimenticato di: "Fanfani fascista sei il primo della lista/ Lotta continua" 1971 circa...

il 23/03/2021 alle 08:55

Vivido ricordo trasmesso con il medesimo coinvolgimento di allora.

il 23/03/2021 alle 18:28

Avevo 17 anni, lavoravo in una fabbrica di lettini e carrozzine sulla Via Tiburtina: arrivai a Piazza della Piramide in piena bagarre. Veri i sentimenti che ho descritto nel resoconto poetico. Finii la nottata a San Silvestro, picchiato dai poliziotti con i manganelli ripieni di sabbia che non lasciano segni sul corpo, ma soltanto nell'anima. Ho pagato per la soddisfazione di aver colpito con proiettili di merda (quella dei loro cavalli!!!) le guardie dei fratelli D'Inzeo... Ringrazio @Marlav @Cantorom @paolacci ed @Eriot per la loro "partecipazione"...

il 25/03/2021 alle 01:07

Abbiamo bisogno di queste testimonianze, la memoria è un dono prezioso per le nuove generazioni.

il 25/03/2021 alle 07:41