Cosa cerco negli uomini? Il paradosso.
perché? In esso vi è la contraddizione,
la non accettazione delle opinioni comuni,
la negazione dell’essere.
in ciò io mi rispecchio,
nella cura alla patologia esistenziale.
ma un momento!
non è l’uomo in generale già un paradosso?
no, l’uomo è la premessa,
l’apparenza, l’essere per l’appunto.
il paradosso non esistenziale deriva dal caso,
dal caos dell’irrazionale.
ogni epoca ha conosciuto e visto
pochissimi uomini di cui ho seguito le tracce.
questi si sono contraddistinti
per un’esistenza aldilà dell’essere,
dell’ordinario, del giornaliero.
tutti gli altri sono della classe dei mammiferi,
intollerabili e malridotti.
risuonano le campane al crepuscolo,
è l’ora dell’offertorio.
nessuno ancora si è accorto
che sta arrivando il diluvio
ma chi crederà mai al diluvio
nel deserto arido da sempre?
siamo inondati dalla morale.
non è già questo immorale?
c’è un’anomalia nei grandi uomini:
vengono presi come esempio
contro la loro volontà.
nessuno di coloro
che hanno oltrepassato l’uomo
ha mai voluto indicare la strada percorsa
per andare aldilà di sé stesso.