essendo stato escluso da un evento eccezionale riguardante una esposizione di elementi  architettonici etruschi a cura di una equipe di esperti di esperanto venuti dall'Ellesponto con un bus elettrico targato escursionisti esteri,
esasperato come un elefante affetto da elefantiasi estrema, esternai tutta la mia esacerbazione con un eminente esponente dell'Enit che mi espresse tutta la sua più estrema empatia.
così, per superare questo empasse, contattai una mia vecchia conoscenza, una certa Eleonora, una elegante ed eccitante ereditiera delle isole Ebridi con le efelidi, invitandola per una cenetta intima nel mio eremo all'Esquilino a base di escargots di Evian, eliche all'emmenthal ed eucaliptus, dolcetti eclair alla panna e un ettolitro di vino Est-est-est ad esaurimento.
presi entrambi da estrema ebbrezza, ci trovammo esanimi sul divano come due ebeti e ci ricoverarono in un centro emergenze in preda ad un episodio estremo di etilismo acuto.
ebbene si: era meglio se stavo a casa a fare l'esegesi dell'Eneide e a leggere gli ultimi elzeviri dell'Espresso mandando epistole ed e.mail di elogio all'editore... eee vaii, eia, eia, alalà !!

ps. per Eleonora