PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 05/03/2021
Mi parli della tua scrivania
quella che sarà intarsiata
di noce, o di castagno
del ritratto di te bambina
di una finestra che guarda il mare
della tua nuova casa
dei libri che scriverai
e penso ad Ungaretti
lui scrisse dei cieli
su fogli sporchi di fango e sangue
in una trincea
con la morte in faccia
mia cara....
lo sai che l'anima è strana
si sveglia, chiamata dall'amore
solo quando vita e morte
si tengono per mano
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Scrisse dei cieli quando la vita e la morte si tenevano per mano. Bravo. Ciao.

il 05/03/2021 alle 08:35

A ciascuno il suo la terra e i cieli si rincorrono senza raggiungerai mai.Felice nuovo giorno

il 05/03/2021 alle 08:50

Immedesimazione e consapevolezza, descritte in modo notevole e considerevole! Applausi

il 05/03/2021 alle 11:24

...Si sta come d' Autunno sugli alberi le foglie... - Scusa, caro Arturo ma mi è venuto incontenibile l' impulso di scrivere quel verso...

il 05/03/2021 alle 12:48

Grazie mitri

il 05/03/2021 alle 15:36

Noi possiamo solo ammirarli, hai ragione Luna. grazie

il 05/03/2021 alle 15:37

Grazie morris, gentile come sempre

il 05/03/2021 alle 15:37

Il grande Ungaretti...sono felice che l'apprezzi come me...grazie caro rom

il 05/03/2021 alle 15:38

"lo sai che l'anima è strana si sveglia, chiamata dall'amore solo quando vita e morte si tengono per mano" Così vero!

il 05/03/2021 alle 16:10

Bellissima!

il 05/03/2021 alle 16:45

Rosi, che sorpresa...è un piacere ritrovarti tra queste mie righe, grazie

il 05/03/2021 alle 16:56

Ciao eriot, grazie...

il 05/03/2021 alle 16:56

Questa tua bellissima poesia mi fa pensare a un risveglio spirituale ."Penso a Ungaretti" è un titolo illuminante ,un viaggio verso la purezza, quella bellezza perfetta ch’era l’idea divina dell’uomo e del mondo nell’atto d’amore in cui vennero creati. Forse si verifica quando veramente vita e morte si tengono per mano. Un abbraccio.

il 05/03/2021 alle 18:52

Lo sai ninetta penso che davvero sia così, non si spiegherebbero tante cose, il processo creativo per esempio somiglia a un parto, è anche molto doloroso...Nel caso di Ungaretti mi chiedo da sempre come abbia potuto scrivere quelle cose in quelle condizioni, perchè lui è vissuto in un mattatoio, perchè quello era la grande guerra, la più grande e assurda strage della storia, uomini che vivevano nel fango delle trinceee e poi partivano all'assalto per conquistare pochi metri di terra, ed ogni volta ne morivano la metà, e loro lo sapevano, pensa la condizione psicologica di quella gente....Grazie cara, scusa lo sproloquio. ti abbraccio

il 05/03/2021 alle 19:58

Caro Arturo, come ti capisco! Alcuni mesi fa un mio amico scrittore ha raccolto in un libro sulla grande guerra le storie di giovani che sono periti in trincea. Ragazzi giovanissimi strappati alla vita per quel gioco assurdo che è la guerra .Ho conservato alcune lettere dal fronte ,da piangere, pensa che nei momenti di tregua, tra nemici, si superava la trincea e si scambiavano pure del cibo. Cioccolati e acquavite .Poi imbracciavano il fucile e iniziava di nuovo la carneficina. Che brutalità!

il 05/03/2021 alle 20:21

Non so se ridere -o forse mi arrabbio- come due sillabe sbagliate possono cambiare il significato :I cieli si rincorrono senza raggiungeRSI mai...la povera Luna non c'entrava nulla ha ha ha, scusa non avevo fatto attenzione, non vorrei tu mi.pensassi presuntuosa, niente di più lontano da me! Ciao ciao

il 05/03/2021 alle 22:10

ma Luna avevo capito, anche se mi ha fatto sorridere, mai penserei una cosa del genere, è che sei distratta, come tutti i poeti...:)

il 05/03/2021 alle 22:25

Mi era sfuggita questa perla, poi la chiusa fantastica e illuminante.

il 06/03/2021 alle 07:42

buongiorno Vincent, siamo mattinieri tutti e due a quanto pare...grazie

il 06/03/2021 alle 07:45