PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/02/2021
intrepido armadio
di rossore acceso
tra un languido divano
di beltà soffuso
memore di lascive notti

arieggio lucernari
di solai ottusi
cantine e corridoi
dagli ombrosi accessi

salgo scalini offesi
dalle infangate suole

scorro sinuosi corrimani
di liberty adornati

mi annullo tra pareti
e carte da parati
sudate già dai tempi
di giovani balilla

un tempo villa avita
di umori risarcita
ora recesso ansioso
di un futuro aperto
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non so se ridere o piangere per questa tua...una vecchio casino trasformato in villa? Certo che ne ha di cose da raccontare! Però c'è quella malinconia soffusa appena accennata che la rende poesia, e non una semplice foto

il 22/02/2021 alle 09:54

Per Arturo :la poesia si riferisce ad una vecchia villa liberty sul Lago di Garda diventata sede, durante il periodo della Repubblica sociale italiana, di alcuni gerarchi fascisti e dei loro intrighi amorosi.

il 22/02/2021 alle 14:54

Non mi dire, è quella che immaginava Pasolini in Salò e le 120 giornate di Sodoma?

il 22/02/2021 alle 15:00

Non ricordo quella di Pasolini ma sul lago di ville requisite dai gerarchi ve ne erano parecchie, la più famosa era Villa Bettoni a Gargnano dove si ritirava ai tempi Mussolini e la sua Claretta:ora è diventata un resort a 5 stelle.

il 23/02/2021 alle 07:38