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Pubblicata il 08/02/2021
Il mio vero io è un alieno.
che si divincola dentro di me cercando di uscire
squartandomi
aprendosi il varco tra le mie viscere
strappando a morsi
i vincoli dei miei nervi
districandosi negli intricati fasci
dei miei contorcimenti
provocandomi le convulsioni
quando cerco di reprimerlo
di negarlo al mondo
di nasconderlo
di fingere che non ci sia
e che io sia ciò che sta al di fuori
ma piano piano si scoprono
le maschere
finiscono
le farse
e gli atti unici
che viviamo
si complicano
dispiegando
le proprie trame.
violento esce fuori da me
l’alieno che ho dentro
emerge
dagli inferi
a reclamare il suo diritto
all’aria
rabbioso
nella sua foga
di iniziare a vivere
e piano
si squama
la pelle - involucro
la greve armatura
l’argillosa corazza
si crepa
quell’immagine
che ritenevo me
io sono l’alieno che è dentro di me
ho cercato di nascondermelo
ho cercato di vestire i panni
sobri
di un essere umano
ho cercato di confondermi
nella folla
tra di voi

ma l’urlo che ho dentro
mi spacca i timpani
più ancora del silenzio
che rimbomba fuori
scuotendosi il vuoto
suona sordo
scuotendomi
il grido
aumenta di potenza
fino a esplodere
distruggere
disintegrare gli atomi
che tenendomi unita
mi impedivano
di fuoriuscire
costringendomi
ad avere limiti
spaccando dall’interno
il perimetro fittizio
del mio corpo.
l’alieno che ho dentro
mi porterà a sparire
e io diventerò
il suo abito smesso
stracciato
in mille parti
spezzettato
in milioni di frantumi
rotto
dalla forza della disperazione
che ha soltanto chi lotta
per evitare la morte.
l’alieno che ho dentro
vuole vivere
anche se questo forse non è il suo mondo.
io sono l’alieno
anche se pensavo di essere io
ciò che lo comprimeva dentro.
e di smettere di considerare io
ciò che stava fuori
non posso esimermi
dal prenderne atto.

scena prima.
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