Tra i miei ricordi felici ce n'è uno in particolare. Potevo avere all'incirca dieci anni e stavo al catechismo. Avevo stretto una fugace amicizia con G., un bambino della mia età. Quel giorno, all'uscita, era tutto bianco. In un attimo io e G, ci mettemmo a fare palle di neve e a tirarcele addosso. Quel giorno bianco di felicità ritorna spesso nei circuiti della mia mente, chissà per quale assurdo motivo. Poi, con G, ci perdemmo di vista.
l'anno scorso cercavo un oculista e mi imbattei in G., nome e cognome erano i suoi ma non ero sicuro che fosse la stessa persona. Così guardai la foto in un sito web di oculisti, la sua faccia era rimasta quella di sempre, avrebbe potuto fare il clown alle feste dei bambini, per quanto era buffa. Preferii non andare da quell'oculista, nonostante tutta la città ne parlasse un gran bene. Mi affidai alle cure di uno sciacallo che mi fece credere di essere a un passo dal glaucoma, solo per spillarmi qualche centone.
il passato è passato, non mi è mai piaciuto ritornare sui miei passi, però adesso mi pento di non essermi affidato alle cure del mio piccolo amico oculista, compagno di una giornata di bianco abbacinante.
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