Quando
l'amor nostro
trafitto
dall'arido legno
pende
sul
duro legno
della
profanazione:
credimi,
amica mia,
sconfitti
siam noi
e crocefissi.
e quel
divino germe
minuscolo
possente
che
l'anima feconda
di grazia
e languore,
e s'impone
dominator superbo
su nostra
vita e morte,
radicando
passioni
dolore
e soave
letizia..
e
dentro cresce
e cresce
riempendoci di lui
ed irradia
del suo
scarlatto
furore
i terreni,
i nudi giorni
ed il sonno
scuote
terremotando
coi tenebrosi
dubbi
dal vento portati,
gemendo.....