PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 03/02/2021
Ci sarà sempre bisogno di camerieri, o se vogliamo di schiavi.
per questo si decise, basta guerre, che creano scie di dolore
perchè dal troppo dolore , si sa, nascono le rivoluzioni.
invece uno schiavo con le briciole è difficile che si ribelli.
così fu.deciso, in un giorno imprecisato del xx°secolo
di tollerare solo piccole guerre locali, che sarebbero servite
a sperimentare nuove armi, a smaltire gli arsenali, a riempire i forzieri.
la doccia gelata di un mondo senza più passioni, senza sentimenti, arrivò.

per questo tempo fa nacquero quei circoli, circoli strani che molti
sospettavano si occupassero di poesia, pare ci fossero ancora molti
libri scampati ai roghi che imperversarono per anni nell'intero pianeta.
così il digitale aveva fatto sparire causa manifesta inutilità qualsiasi
elemento cartaceo, le librerie, per esempio, nessuno se le ricordava più.
e il digitale, ma questo lo abbiamo scoperto dopo, ha sempre una regia.

cosa fosse un poeta ma soprattutto a che servisse nessuno lo sapeva più.
in effetti questa domanda, ho saputo, se la ponevano i poeti stessi
forse per troppa onestà.
ma ormai ecco, tornando ai fatti, erano spariti i poeti e i libri, e pure il concetto
stesso di poesia.
tranne forse che in questi circoli, ma non era sicuro.
ufficialmente erano agenzie di viaggi, si parlava, sempre ufficialmente, dei rischi
e dei pericoli che bisognava affrontare viaggiando in quei paesi dove erano
stati relegati la maggior parte degli schiavi, si perchè loro, gli schiavi, erano stati per la maggior
parte raggruppati in giganteschi campi, dove anche la natura fu lasciata allo
stato selvaggio. Erano posti bellissimi, ma pieni di pericoli. Ma che cosa si faceva
realmente in questi circoli di poeti?

fine prima parte
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Si, io devo capire sta cosa delle maiuscole....Non ne è venuta nemmeno una, ma sono io che sbaglio?

il 03/02/2021 alle 06:25

dovrò scrivere alla redazione, per forza

il 03/02/2021 alle 06:54

Quanta verità in questo tuo scritto...

il 03/02/2021 alle 07:10

attendo il resto

il 03/02/2021 alle 08:15

Grazie reb. Ho voluto fare un finto racconto di fantascienza, per parlare dell'oggi, Tu dici che è riuscito? A parte le maiuscole che mi hanno fatto arrabbiare non ho assolutamente pronta la seconda parte, magari la potresti scrivere tu...che fanno e che dicono questi poeti, e soprattutto chi sono? Un grande abbraccio mia cara

il 03/02/2021 alle 08:17

Grazie Vincent, ma questo è un racconto aperto, chiunque di noi può proseguirlo

il 03/02/2021 alle 08:19

Ninetta, tu in prosa sei molto più brava di me, dammi qualche idea oppure scrivi tu la seconda parte...ciao

il 03/02/2021 alle 08:20

Sarebbe interessante continuare il tuo brano ma la tua scrittura è così particolare che si rischierebbe di fare una cosa brutta...devi essere tu, scrittore Arturo, a continuare la storia...dai, dai...

il 03/02/2021 alle 08:54

Ho capito, ma qualche consiglio?

il 03/02/2021 alle 11:15

è vero jim, le cose poi arrivano da sole...

il 03/02/2021 alle 13:27

Caro Arturo, intanto bisogna che il circolo abbia un nome. Copio da JIM lo chiamerei: " Latte più versi" considerando che il più è quel fluido( e non altro) che ci trasporta in un mondo onirico, immaginario dove la realtà è vista non come una banale via di fuga , ma come una energia che risveglia qualcosa che magari non ci siamo nemmeno resi conto si fosse addormentato – e ci mette in contatto con la nostra anima. Ci ricorda che abbiamo un’anima, consapevolezza che troppo spesso lasciamo affondare sotto il peso delle mille cose che affollano le nostre giornate. E poi in questo luogo sacro esistono anche oasi dove la poesia viene messa a nudo, la poesia serve? come è cambiata, resisterà in questo mondo tecnologico ?Caro arturo io non sono capace di darti una mano in questo scritto, che per me è esso stesso poesia, scrivo (e anche in maniera rudimentale) storie di vita. Ciò che ho scritto nelle prime righe è solo per sorridere. T' abbraccio.

il 03/02/2021 alle 18:41

Intanto non è male "latte più versi", un titolo surreale ( bravo jim) che andrebbe bene per evitare problemi con le autorità, e poi l'idea del fluido è preziosa, infatti cosa c'è di più liquido dell' energia della parola? E' qualcosa di immateriale, ma come è immateriale l'aria, e quindi preziosa...Se partiamo da questo la poesia è qualcosa di fondamentale per l'uomo, la parola e la sua energia, e la parola è tutto, "all'inizio era il verbo", le prime parole della bibbia...Io ti dico la verità ho voluto fare questa prova dopo tanti anni quasi come per una scommessa con me stesso, perchè discutendo con vincent e con mark mi sono detto perchè no? Ma non ho ancora un'idea sul come continuarlo, tranne gli spunti che arrivano da te ora...sentiamoci e magari se ti viene qualche idea fammela sapere..un abbraccio

il 03/02/2021 alle 19:57

Molto intrigante, attendo la seconda parte adesso come faccio?? Quando esce? Scherzo ha ragione Jim, senza forzature. Ciao

il 03/02/2021 alle 21:23

grazie mark, vedremo dai, mi verrà qualche idea...ciao

il 03/02/2021 alle 22:16

Io lo cambierei in "Versi latte più"...bravo jim, il merito è tuo

il 03/02/2021 alle 23:21

Scrivo ciò che ricordo di quell'epoca. Ci si riuniva al tramonto, in quelle che di giorno erano agenzie di viaggi, c'erano luci fioche ad illuminare gli ambienti; tuttavia non serviva a molto la luce perchè quello che nasceva là dentro era la parola e per quella bastavano un discreto paio d'orecchie, sempre attente a ciò che ognuno diceva. Spesso qualche astro e la luna rendevano un po' di chiarore, l'agio del masticare lo stesso pane letterario faceva il resto. Lo scopo comune era quello di conservare intatto il fascino della parola, mettendo ognuno del proprio, in attesa che il nero tornasse sul bianco, foglio dopo foglio. L'eccessiva fretta non sarebbe servita e le agenzie di viaggio erano una buona copertura per trovare una soluzione al problema, che coinvolgesse contemporaneamente ogni paese, ogni amante della carta stampata. Il dominio del digitale era manifesto e subdolo al contempo, la preparazione militare all'altezza con truppe istruite per l'impresa e i campi erano stati studiati per "garantire" la sicurezza pubblica e tutto, tranne quei dialoghi serali, veniva sottoposto al vaglio di un'approvazione digitale...

il 04/02/2021 alle 00:07

wow tina....domani lo copio, mi ha davvero colpito, hai messo poesia in questo pezzo...ovviamente quando lo pubblicherò ti ringrazierò pubblicamente del contributo non so quando però, intanto è un bello spunto, se te ne vengono altri scrivimi pure...grazie

il 04/02/2021 alle 01:01