PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/02/2021
La luce che filtrava
tra le persiane chiuse
tu e la tua mania
di chiuder tutto
i raggi come frecce
cadevano sulle spalle
sulle tue belle gambe
la tua pelle, così bianca

il comò davanti
con la nostra foto
la gita al giardino dei tarocchi
quei colori, il mio, il tuo sorriso

smettila amore dicevi
a me che smaniavo
la cucina e il caffè
le chiacchiere una domenica mattina
e poi la musica

e poi più niente
  • Attualmente 4.66667/5 meriti.
4,7/5 meriti (3 voti)

un ricordo della mia compagna, morta un anno e mezzo fa. Grazie Jim

il 02/02/2021 alle 10:40

Si percepisce lo stacco tra il prima e un dopo come se il tempo si fosse congelato.

il 02/02/2021 alle 11:36

eh si vincent, proprio congelato..grazie

il 02/02/2021 alle 16:32

grazie mia cara

il 02/02/2021 alle 16:33

grazie luisa, grazie davvero

il 02/02/2021 alle 16:33

ma te l'ho detto jim, non sapendo è facile sbagliare...grazie ancora

il 02/02/2021 alle 16:34

Non esiste momento più intimo che la condivisione del dolore. Frequentemente di fronte alla sofferenza fuggiamo, tendiamo ad evitarla o a controllarla, cerchiamo di allontanare i ricordi o di colmare la mancanza distraendoci, ci sforziamo di dimenticare Occorre infilarsi nel dolore , per venirne fuori. La domenica è un giorno speciale... i ricordi sono particolarmente cocenti. Passando attraverso il dolore, la lama dei ricordi si smussa e la sofferenza si affievolisce. Sono con te , i miei neuroni a specchio me lo ricordano .Abbracci.

il 03/02/2021 alle 08:31

Condivisione del dolore, che non è la fredda esperienza psicanalitica, è molto di più, è per questo che l'amicizia è sacra. Bisogna passarci dentro, è vero, senza scansarlo, lui vuole essere guardato...neuroni a specchio, cosa c'è di meglio? Grazie ninetta, un abbraccio

il 03/02/2021 alle 09:04