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Pubblicata il 16/01/2021
Iniziò come al solito.
Conoscenza, simpatia, Amore (A?).
E furono abbracci, baci,
un inciuffarsi di capelli biondi-lunghi e corti-neri
e soliti trum-tram.
Cerimonia cerimoniosa,
pianti di mamme ed invitati.
E tram-trum,trum-tram.
E due virgultini.
Femmina, maschio per far piacere ai demografi.
Riccioluta-bionda lei,
liscio castano lui,
per far piacere ai coiffeurs.
E poi...anni.
Virgulti dispersisi tra
scuole,università,lavori.
Partiti al Mondo.
Qualche capello grigio,
qualche salto a vuoto nel tram-trum.
Ma quando uno specchio s'incrina
non se ne accorge.
Ma gli altri si.
Un matrimonio ?
Uguale.
Incrinatura qui, incrinatura là.
L'incrinato/a non lo vede,
ma l'altra/o si.
Occhi sovrapposti,
nasi spostati,
bocca a prugna secca.
Tanti oggetti e situazioni
si sistemano.
Ma specchi e matrimoni no.
Le incrinature restano,
anzi s'allargano.
E allora niente più
ingrupparsi insieme,
senza scopo (a?).
Freddo. Distacco.
Lei in disillusione-delusione,
lui in rabbia-nostalgia.
No, gli specchi non si riparano.
I matrimoni pure.
Altri specchi ? Si, nuovi.
Altri "amori" ? Forse.
Ma non così nuovi,
da ingrupparsi e inciuffarsi.
Va così, con nuove albe
ed altri tramonti
ed altri : "visto che bello ?"
sempre più scontati.
Ed infine altri non-più-virgulti
a ripetere il loop.

c.
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Esame disincantato e forse anche un po' cinico, ma realistico, della vita di molti. Si legge con grande facilità.

il 16/01/2021 alle 08:34

Troppo forte!

il 16/01/2021 alle 08:52

dietro l'ironia hai nascosto la tragedia. Molto bella

il 16/01/2021 alle 09:50

grazie, grazie a tutti :-)

il 16/01/2021 alle 10:53