Parla pure, notte triste !
tu che hai un corda spezzata
sulla tua chitarra di stelle;
tu che vuoi cantare dubbi e spilli
di neve e baci
a questo ascolto di juta
e grano stinto.
parla pure , cenere e soldato !
tu che annoti gli agguati
nei miei occhi di sete
e sembri acqua
e sei la sete cruenta
e necessaria.
io sono un catino di olmi
quando il vento
sceglie i capelli per giocare
e a volte, le vele,
per non tornare.
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