Vedi...
sto cercando
una mano che mi porti
ma il mio occhio e' cieco
e non vede la tua mano
guarda..
la mia pelle nel fango
e riempimi di labbra crude
risana una voce
che ammutolisce
al tuo sguardo sincero
alla luce che creo'
senza indugio...
questa piccolezza che divora
e rassomiglia a parole
di un tempo gia' perso
schiusa alla normalità'
e solo alla certezza di quattro mura
quando basterebbero
la terra e il sole
e l'acqua
per nutrire un cuore
e lasciarlo libero.
La poverta'
non e' che poverta' di sogni
non e' che poverta' d'amore
non e' che una trave negli occhi
si vede tanta poverta'
e quando muore qualcuno senza cibo
forse qualcuno non si accorge
che la morte e' vera di piu'
per chi si dimentica
e chi si pensa sia morto davvero
diventa un angelo del cielo
e chi si pensa sia vivo davvero
sta sopra un piedistallo
coperto di vetro
e le sue visioni nel deserto
trascorrono
in un fiume
in attesa che passi
il proprio cadavere..
e chi vive davvero
sa che la sua morte
gli sarà amica
al momento giusto.
Veder..
crescere un fiore
da un piccolo seme
della terra..
il suo profumo si irradia
ed un bimbo lo ascolta,
lo annusa,
ne prende i colori ...
e lo coglie
strappandolo a sè..
pian piano svanisce
i suoi petali diventano secchi
e muore
vedi..
questa si dice
è normale
la morte di un fiore
ma il fiore è vissuto sapendo
di aver dato il suo profumo
il bimbo vive sapendo
di aver colto un fiore
e che era giusto..
ma nessuno potrà
togliergli la sofferenza
di averlo fatto appassire
e prima di morire
vorrà che qualcuno lo strappi
come fece a quel fiore.