rivelami, rivelami, o mare
cosa nascondi
tra le tue pagine d’acqua!
(ma tu, spietato, custodisci bene
il tuo segreto)
mi ammalai della noia dei poeti,
e mi misi a scandagliare
gli anfratti marini
dove fiorivano lussureggianti gorgonie,
restando abbagliata dalla loro malia.
per te, poi, ripresi a germogliare di versi
solo per sfiorare i tuoi capelli
imbiancati di polvere di stelle.
tu sei il pensiero dominante.
il mio assillo,
la mia visione ricorrente.
ho registrato di nascosto la tua voce;
la custodisco sotto guanciali d’insonnia
per riascoltare nel silenzio della notte
le tue parole d’amore.
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