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Pubblicata il 01/01/2021
L’inverno
duro
arrivato
impercettibile
come vecchia lama
di rasoio in mano tremante
liscia visi per dovere
a stento su vene fredde

amore mio
è stata dura giocare
col rumore di parole
col silenzio inflitto,
vedere pensieri
farsi smorfie
nello specchio del vuoto
dietro una lampada bugiarda
nello stomaco
di quattro mura

carte al cielo
caramelle consumate
donate al plagio
di bimbo tradito dal pianto
e dall’angelo raccontato
i fiocchi di neve
ritornati
sogni bianchi sulla terra

il melodioso canto
di uno scricciolo
e un filo di sole
la speranza,
riparte il sangue
e stavolta andrà veloce
amore
non aspetterà
e il ricordo
nell’unica scia
di neve
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da:Soste Precarie
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