Cinque del mattino
e il sole già danza
con la sua musica di neve;
si sveglia la fatica,
la speranza
si beve attenta il suo caffè.
cinque del mattino
che il sole già lustra
strizza lo straccio del giorno prima,
che in quel catino di stelle
e stagni
ci scappa pure qualche perchè.
una carezza,
tra i capelli della poesia
prima di andare via,
chissà se avremo ancora rime
e cantare grembi alla fantasia;
una carezza sull'africa e sul gelo
prima del remo e il vento a stento,
chissà se avremo ancora scogli
che ci vien voglia
di farci navigare.
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