La poesia è una forma di pensiero laterale, ci permette di vedere le cose in modo diverso, un momento catartico in cui le emozioni sono la rappresentazione di ciò che viviamo e sentiamo in quel momento. Vorresti tenerla per te, la senti così intima, eppure la condivisione aiuta anch'essa " a scendere dal letto". un abbraccio.
Certo ninetta, anch'io sono per la condivisione, però forse bisogna sforzarsi di mantenere con lei un rapporto intimo, fatto non solo di parole, farla diventare gesto, suono, carne e sangue....grazie cara
Essa è come tu dici, amico Arturo: gesto, suono, carne e sangue. Desidero che ti svegliassi con più serenità!
quando mi sveglia lei sono sereno si, purtroppo capita troppo poco! grazie morris
La poesia è il tentativo di vestire: le immagini, i pensieri dell'anima con le parole e quasi sempre manca un capo di vestiario o non è del colore più appropriato. Per me è quasi sempre rovello. Auguri amici.
Io in genere mi metto quello che capita senza troppo stare a guardare, quello che sento in quel momento...se perdessi troppo tempo a scegliere forse nemmeno uscirei di casa, rischio forse sguardi di commiserazione ma preferisco così, non mi arrovello, il mio rovello avviene prima della vestizione, la fase del parto....grazie mitri per l'attenzione e l'intelligente commento tanti auguri anche a te
Gli ultimi due versi costituiscono una solida base per questa poesia. Mi piace quando affermi che la poesia profetizza, penso sia vero (come alcuni sogni). Ciao Arturo e buona serata.