Balena il vento
nel vortice del cielo,
scuote le onde con zelo
nel suo furor avvolto.
L'acero rosso ormai è quasi spoglio,
dicembre è iniziato
e porta grigior nel cielo screziato,
con supponenza e un altezzoso piglio.
Si riempie il loto di storni
nel gelo del mattino
che imbianca di brina la campagna.
I tetti ancor saturi di sogni.
Gonfia le vele il vento nel biancor diamantino,
mentre dal campanile della chiesa scandisce le otto la campana.
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