A volte, ho la sensazione che ogni tipologia di avversità
Se collocata all'apice della propria ridente estremità
Possa esser pacatamente vinta e cautamente intrappolata
Nei medesimi, elevati versi dai quali è originata
Sta, poi, a noi coglierne l'immarcescibile involucro placentare
Cucendole frasi appropriate che la obblighino a tracimare
In buona sostanza, costruirle tutt'attorno un'inoppugnabile gabbia
Giusto il tempo per ridimensionare qualsiasi relativa rabbia
Realtà impresse su diari di lacrime incapaci d'elidere
Preghiere imbevute d'essenze, volte al manifesto incidere
Inebrianti intenti di pura passione al quieto vivere
Pensieri dislessici, profusi da speculi bozzi da intridere