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Pubblicata il 04/12/2020
Odor di pioggia
nell' aria di Novembre,
pioggia battente
che bagna nel vento di Scirocco
le ultime foglie rimaste
dei caduchi, la campagna,
i tetti delle case
nel torpor di triste apatia.

L' Autunno è quasi finito,
con l' Inverno che bussa alla porta.
Ci sono già tante luminarie del Natale,
quest' anno diverso da tutti gli altri.
Non potremo sentire il calore
di tutti i nostri cari, c' è un virus
ingombrante e appiccicoso da debellare.
Non ci resta che abbracciarci alla realtà,
a mani sporche di potere e protagonismo
ossessivo che ci tengono prigionieri
della nostra stessa ombra, agli arresti
domiciliari senza aver commesso misfatti,
in nome del dio denaro e di chissà
quali altri sporchi interessi, forse legati
alla demografia mondiale, al dominio
assoluto del Mondo . In nome del dio denaro
e di un' arroganza crescente
che si traveste da misericordia
per rubarci anche gli ultimi respiri di dignità,
di un' arroganza che con melliflui murmuri
travestiti da neri nembi, ruba anche la poca
luce del sole che riesce a rompere il cielo,
l' aria che si respira, la libertà di muoverci,
di pensare, di parlare, di dormire con serenità,
di vivere il presente senza timore, pur
nella consapevolezza di dover prestare attenzione,
rispetto per noi stessi e per chi ci circonda.

Di vivere il presente programmando il futuro,
sempre più schiavi e bastonati con diafani bastoni
che fanno ancor più male delle botte vere,
entrano nella mente come lame taglienti
che provocano dolore lancinante, morte apparente
apatia e rabbia pronta a esplodere
come una bomba atomica. Botte che privano
di quel poco ancor rimasto nella coscienza di zombie
che vanno avanti per forza d inerzia, come robot
programmati per ubbidire ciecamente
alla programmazione di avvoltoi
che si nutrono dell' anima degli uomini,
della coscienza bianca come fogli di quaderno
sui quali imprimere il proprio diktat.
Bastonature psicologiche che fanno ancor più
male di bastoni rivestiti con filo spinato
e privano di quel poco di niente
ancor rimasto nella credenza
per parchi deschi imbanditi con aria fritta,
nell' umiliazione e nella miserabilità dell' essere
torturato contro i principi della stessa costituzione,
fondata da padri buoni che hanno lottato
per la libertà dell' uomo e per il lavoro,
ora sempre più merce rara da ottenere
permettendo lo sfruttamento selvaggio dell' essere,
frustrato sfruttato e sottopagato.
Questo offre il convitto.
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