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Pubblicata il 01/12/2020
Attraversammo cascate di luce
quella notte, ci precedeva scalza la luna,
che sfarinava polvere di stelle
sul sentiero alberato del sogno.
io smarrita nell’estasi
avevo pupille di onde azzurrine.
sentivo l’onda adagiarsi sulla scogliera immersa.
Poi infrangemmo il Muro del Silenzio
che ci abitava dentro come una malattia.
il sangue nuovo ci scorreva nelle vene
odoroso di peschi e di mandorli in fiore.
sentimmo le campane di Pasqua,
ma non era risorto il passato.
un giovane virgulto di tarassaco
trapassava l’asfalto della lontananza,
e il mare, il nostro compagno di sogni,
il mare faceva capriole,
sull’arenile divenuto finalmente
talamo d’amore.
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Qualcosa di meraviglioso, sia nel contenuto sia nell'espressione.

il 01/12/2020 alle 15:24

In effetti , quando è davvero amore, le cascate di luce ci sono. E non è solo un ricordo questo scritto. E' molto di più. Grazie.

il 01/12/2020 alle 15:48

Sono io stessa sorpresa d'aver osato tanto. Grazie Eriot

il 01/12/2020 alle 15:49

Le cascate di luce abbattono i muri del silenzio. Grazie Cantico.

il 01/12/2020 alle 15:51

Complimenti ma la luce e la speranza sono stabilmente presenti in tutte le tue vicissitudini, sono nelle tue corde, hai un energia che vince ogni natura 10 & Lode

il 01/12/2020 alle 18:07

Qualsiasi parola avrebbe rotto l'incantesimo di quel momento. Brava Ciao.

il 01/12/2020 alle 20:53

Grazie Amico poeta, sei sempre generoso con le mie poesie.

il 02/12/2020 alle 08:34

Ciao mitri a volte il Silenzio ha l'oro in bocca. Ciao

il 02/12/2020 alle 08:35

Profondamente bella...fai vivere la tua esperienza anche a chi piacevolmente ti legge.

il 02/12/2020 alle 13:37

Gabriela, a volte più che "esperienze" sono frutto di visionarietà. Grazie cara.

il 02/12/2020 alle 16:21