padre nostro, che raccontavi favole...
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non chiarì mai, mio padre,
se tutte quelle storie
che poi ci raccontava,
e tutte quelle favole
ingarbugliate e strane –
di streghe, di fantasmi,
di gobbi e sacrestani –
recitate in crescendo
soffiando l’emozione,
fossero solo immagini
di viva fantasia
dai suoi “C’era una volta…”
al “vissero scontenti…”
dei finali stampati
sui nostri volti assorti,
attraversati a volte
dal filo di una lacrima
di rabbia o compassione.
(guga
da "silloge dell'assenza" - 2012, Agosto)