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Pubblicata il 25/11/2020
Crucci d’azzurro
ancora in vita:
quei boccioli mai sfiorati
sul respiro
ti gridano, silenti,
informi dita.

di sbieco alle finestre
lanciammo sguardi e pietre
e forse lapidammo il bianco
e le comete;
non resta che il profilo
del candore
lì, riversato di quand’avemmo ardore.

e più che bimbi
di cruda età,
è musica ancestrale
l’essere bimbi tra le rughe:
quando la morte ambascia
le paure
la vita ti scrive addosso
le carezze,

e trova sempre spazio
tra l’unto e il dolo.
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l'esser bimbi tra le rughe...bellissima

il 25/11/2020 alle 12:06

bellissima

il 25/11/2020 alle 12:19

Benvenuto! Trovo molto bella la tua poesia e spero che continuerai a sorprenderci! ;-)

il 26/11/2020 alle 00:56

Molto bella. Una trasformazione temporale che mantiene intatto il passato e lo fonde con il presente e il futuro. Sintesi quasi materica di sensazioni difficili da esplicitare. Complimenti.

il 26/11/2020 alle 08:30

Grazie a voitutti.

il 26/11/2020 alle 11:25