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Pubblicata il 19/03/2003
Ormai
Il calare del sole
Si avvicina
La notte
Lentamente e tacita
Farà il suo apparire.
Seduto
Sulla prua della mia nave
Abituato
Alle tempeste
Alle bonacce
Mi godo ormai
Tranquillo
Lo spettacolo
Del mio giorno
Che muore.
Non so se la notte
Porterà con sé
Le nubi grigie e gravide
Della tempesta
O se un serpente marino
Inghiottirà
Il mio legno
O se le stelle
Del Cielo alfine
Mi dischiuderanno il loro
Arcano segreto.
Ma adesso
Per gli anni che porto addosso
Per la pelle arsa e raggrinzita
Che mi ha reso il sole
Più non mi curo
E passo questi ultimi momenti di luce
A contare le onde
Che si infrangono
Ai miei piedi.

Guardo in alto e
Guardo le mie vele
Che raccontano la mia vita
Di eterno naufrago
Su questo immenso mare
Su questa terra piatta.
(qualche pazzo
ha detto essere tonda;
ma cosa cambia
nella mia storia
se l'acqua cade dai bordi
dell'oceano?)
Tra poco la notte
Mi prenderà
E porterà la mia anima
In fondo al mare
A compagnia dei pesci
L'ultimo cibo
Della mia tomba.
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Acuta ed eclettica

il 18/11/2021 alle 04:13