PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 15/11/2020
Case furono costruite
in anni con la fune tra i denti
e fango nelle unghia
e a volte appena il tempo di abitarle
per essere falciati con e senza preavviso

i figli stanchi di vedere
sacrifici e dolore
e una corsa senza tregua a perdere
scelsero altre strade
andarono lontano
al rimando di orizzonti
senza mai voltarsi
se non per sputare
o per mirare col naso una rondine
che fa ogni anno il viaggio inverso

passa il tempo con inganno
fa entrare un ricordo
mascherato da sorriso
col richiamo di un vagito
e torna agli occhi l'antica casa
e la vanno a visitare
accolti dal festival di rovi e ortiche
e non ci sono più nemmeno i topi
il granaio ormai vuoto
il tetto ha perso un dente
entra pioggia dalle labbra
e il vento fischia una canzone
senza titolo che un merlo
ha imparato a memoria

ormai cimelio di curiosi
e di cuori smarriti
e un nome che vale per tutti
..vendesi.....
forse la comprerà qualcuno
al solo scopo di non abitarci mai
e farla rivivere in un progetto
di un cercatore di funghi
o forse di un cane senza padrone
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da:Soste Precarie
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Sacrifici e fatiche buttati ai rovi e le ortiche ,come sempre Bravo

il 16/11/2020 alle 12:19