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Pubblicata il 09/11/2020
E se tu
non continuassi a guardarmi negli occhi
frullando i ricci dei tuoi capelli
parlando calma del tuo sentire
cercando assenso nel mio ascoltare.

e se tu
non dimostrassi che avere torto
è un modo sterile di comportarsi
è necessario trasformarsi
cercando un senso nell'ascoltare
e se tu
non mi cercassi per consolare
il modo stupido di interpretare
la condizione del perdente
quello che non gli interessa niente.

e se tu
le mani al cielo come in preghiera
coinvolgi in riti della sera
tra suoni e odori di essenza mistica
e lenti movimenti.

e sei tu
che mi fai superare confini
e mi consegni a nuovi mondi
che avevo già dimenticato
distratto dai miei affanni.

spostami la mano
e fammi toccare il cielo.
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Bel testo che svela i propri sentimenti, coinvolgendo la donna amata.

il 29/11/2020 alle 17:11