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Pubblicata il 05/11/2020
donne, il cui viso ricorda antiche tele
chine sulla terra rossastra
riempiono il paniere dei frutti oleosi
che i miti ulivi
lasciano cadere.

il vento di tramontana
che quasi spacca il viso
soffia sulla stroma
ed esse, chine sul loro bottino,
si accendono il cuore con un canto
una nenia, uno stornello
che pare pianto.

la lunga chioma
stretta in doppi serti
è trattenuta in ampi fazzoletti,
che catturano le briciole di un sole
novembrino.

il volo degli uccelli
che anelano primavere lontane
fa levare al cielo lo sguardo
che in seguito si perde
dietro un sogno.

il vento sussurra tra le foglie amiche
parole d’amore dapprima mai udite.
e un dardo di sole ferisce il cristallino sguardo
che incarna innocenze ereditate.

sulla terra vermiglia, qualche antica conchiglia
emana echi millenari, ed esse le guardano stupite,
che son troppo poco erudite.

il pane in una tasca e nell’altra il rosario
attendono, celando l’ansia
che l’ave Maria risuoni per l’aria.

e il disco solare, finalmente, discende
e si colora come purpurea gota
che un sorso di primitivo
sottrae alla ruga precoce
che in agguato, del volto
ne vorrebbe ghermire la bellezza.
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Che bello leggerti. Complimenti.

il 05/11/2020 alle 20:03

Canto la mia terra e le donne della mia terra... Grazie Eriot

il 05/11/2020 alle 20:25

Tra le tante cose belle di questo quadro agreste ,mi fermo su questa:" un sorso di primitivo sottrae alla ruga precoce". Vivono le tue donne. Ciao.

il 05/11/2020 alle 20:44

Sai Anna, leggo da tempo delle tue donne, leggo del loro esistere, come quelle di "donna immutevole" letta anni addietro e riletta pochi giorni fa, sì, proprio quella dove ripiegano l'arcobaleno con le mani e dunque faccio una considerazione. Non siamo rimaste in tante sul sito, scorgo molti volti e nomi maschili. Diversi onorano la poesia, il dialogo che vi ruota attorno; non di rado l'uomo riesce ed è riuscito nel tempo ad elevare la scrittura su alte vette, amandola come e più di noi. Ma la semplicità e il nitore nel proporre la vita è una peculiarità che di gran lunga appartiene alla donna, e allora la speranza è quella di leggerne più spesso il pensiero e condividerne la sensibilità.

il 07/11/2020 alle 11:22

mo mi fai piangere cara. Grazie di cuore.

il 07/11/2020 alle 12:05

Mitri grazie anche a te, la vita di alcune donne del sud è stata davvero sofferta. Ma il loro ricordo ha segnato profondamente la nostra storia di donne moderne di oggi.

il 07/11/2020 alle 13:42