parole tra le labbra,
manifesto di una nottata folle,
ricordi?
Hai dimenticato te stesso,
cancellando la parte di me che,
come parassita,
ha vissuto con te?
La tua vita è scandita da comandi altrui,
cosa vedi quando osservi immagini riflesse?
Il mostro che ti trascini dentro,
o vedi l’immagine da olio di ricino che per bene ti sei costruito?
La tua vita era divinità per la mia esistenza,
non sei mai stato con me,
perché non mi hai parlato,
solamente scopato…
Squallido come te,credo,nessuno mai,
la vendetta non è mai nata,
ti sei ferito autonomamente.
Non potrai mai comprendere,
sei proprio un burattino…