PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/11/2020
Tutto
si fermò,
tutto
divenne calma, apparente.

tutto,
cristallizzato dal linfoma,
all’istante
prese forma col silenzio.

infranto
lentamente riaffiorai
dallo stridio d’abisso
corporeo.

scavando dentro me
accettai il suo invito al cambiamento
e suonai il Preludio alla speranza:
m3 U2 T1 E6 R5 O’4 .

nuovi orizzonti in volteggio:
amore, gratitudine,
perdono e sobrietà.
profonde radici.

col respiro del tempo giubilante
ora
semino l’energia del sorriso
volando verso la strada nuova.
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Ti auguro sette paia di scarpe di ferro. Ciao.

il 02/11/2020 alle 08:31

Grazie mitri, ti rivolgo cari saluti anche da parte di "Giosuè C."

il 02/11/2020 alle 19:59

Si scende sino in fondo all'abisso con questi versi e con gli stessi si risale in vetta. La speranza che non demorde e diventa parola, tutte e due hanno radici comuni.

il 05/11/2020 alle 14:44