Corro,
corro affannosamente,
inseguo il mio pensiero
in alto, in basso, in cerchio.
in un deserto o in un ghiacciaio
parlo al mondo che non mi ascolta,
aspetto i fulmini che accendono
il buio del cielo.
suono un finto pianoforte
per piacere a Mozart,
le mie dita inseguono i tasti
e mio fratello ride compiaciuto.
sembra un dinosauro che spera
di rianimarsi.
corro,
per non essere azzannato dai cani
ma dovrei fuggire dagli uomini,
unici a dilaniare gli uomini.
sono felice perché
restano i miei sogni
quelli migliori
quelli che non si avverano.
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