PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/10/2020
Ti porterò con me
in un silenzio di alabastro
rotto solo dai singhiozzi del vento.
sarò austera avvolta
nelle gramaglie della notte
adornata dal giro di perle dei miei denti di neve.
sarò regina di un regno incorrotto
dove non ci saranno aggressioni di ossidane.
ci vivremo ogni giorno con la passione
eterna del mare, quella che ci avvinse
in una danza senza fine.
avrò il pallore della luna di febbraio.
tu porterai con te solo il rossore dell’ultimo bacio
che nelle tasche avrai custodito, provvido,
per le notti quando scarseggia alla lampada
l’acetilene delle nostre avide parole.
avrai brace ardente nelle mani, sempre,
quando riposeremo avvinti,
raggiunta alfine la pace dei sensi dei nostri corpi insaziati.
regneremo indiscussi nel silenzio dei fondali,
fu culla del nostro amore,
che resterà immortale, per sempre,
nel silenzio dei nostri abissi quotidiani.
nel silenzio. Io, tu e il mare.

“chiedendomi di viverti ogni giorno
con la passione
eterna degli alberi”

*Un testo di quelli visionari suggeritomi da un verso preso dal web.
  • Attualmente 4.11111/5 meriti.
4,1/5 meriti (9 voti)

C'è una assurda felicità in ogni storia che scrivi, ballate da recitare all'alba, sempre immenso piacere Ciao

il 29/10/2020 alle 17:49

Non mi pare visionario a meno ché non lo sia l'innamoramento. Ciao.

il 29/10/2020 alle 20:27

Grazie vecchio poeta, la sola felicità è quella dello scrivere. Ciao.

il 31/10/2020 alle 10:12

Per visionarietà intendo scrivere testi che non attengono alla propria esperienza di vita, ma sono frutto di un impulso emozionale. Come mi succede spesso. Quando leggo un testo che mi coinvolge mi germoglia poesia e non c'è nulla che la trattenga. Grazie Mitri.

il 31/10/2020 alle 10:19