PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/03/2003
Due facce di bronzo
adornano le sue spalle
e poi poggiano su di te
mentre tieni stretta tra le tue braccia
la maglietta di quando eri bambina.
Tendiamo il nostro filo
aggrappandoci alla vita
prima che diventi scivolosa
e troppo ripida la scalata.
Proverò a spegnere il tuo fuoco
con il sangue che hai rubato.
Le mura stanno crollando
e con loro crolla su Marte
il mio sogno senza polvere,
senza superficie di emulazione
sotto la quale il nulla è imminente.
La tua squallida crosta di terra
il tuo esistere imprevedibile
solo granelli di sabbia
sulla mia strada lapidata
la tua assenza che non crede
nella cruda solitudine
di una strepita segretezza
che mai mi risponde.
Il vento soffia il tuo profumo
nel mio istinto più remoto.
Una presenza immaginaria.
Non ho fatto che pensare
a quell’eclissi che ti chiedeva di me.
Incrocia le tue idee tra le mie poesie
realizzane l’ispirazione e scoprirai chi sei.
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Le sensazioni che ho provanto mentre la scrivevo, sono vaste, ma concatenate tra di loro, la tristezza divampa, è vero. Grazie!

il 17/03/2003 alle 16:45

nell'etereo viaggio
introspettivo scorgo
in lontanaza il volto di tristezza,
docile matrona era la mia ironia
dispersa nel buio di
un destino involto.

a presto.D

il 31/03/2003 alle 14:09