Quanto son belle le stelle,
soprattutto quando son
piccole e brillarelle,
e non lo dicono a tutti
ma in realtà son sorelle.
al sol veder le stelle
sento un givolìo
a suon melgio,
di desideri miggioli
e singiolini.
direi che son meglio le stelle
alla bellìa umaggente,
e tra di loro si dicon parole belle,
lumentìdi di lumìne
e vivono nelle notti
allugianti blemie
con cadenti stellumie
che si fioccono a terra, lì,
laggiù o là vicino.
ci osservano le stelle
da lontano e più su,
fino alla fine del più
luschioso mondo
e ci seguono se andiam correndo
indicandoci la via,
e seppur cadendo
so che una di quelle stelle
è la mia.
quanto son belle
quelle luccichìe in ciel,
che d'ambruma si affliscono
in mille piogge dorìte
fino a toccar rugelli
in fiori di riutella,
ma le stelle, a fin degli egioli,
soffrono in sdengio
alla biuzzola cinfia
della cosiddetta zonca bianca,
che sdilcia e imbiggia,
si immulgia e giggia
in momenti di diuna
lugginante
e ti riempie
di suoni brillini
e la faccia pien di piecevole velìce,
con sentimenti drillini,
col cuor d'impazzite brumelle
con atmosfere di malgenie dilìce.
quanto son belle le stelle!