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Pubblicata il 17/03/2003
Come freccia
l'odio mi attraversa,

legno bello
levigato,

la cui piccola,
lucida superfice,

manda l'immmagine ondulata,distorta,
di malsani, macinati pensieri,
frullato di cervella che si calcina nella mia mente
in pesanti massi.
respirare potrei,
ma dolci malevoli lusinghe mi bloccano nel movimento di, mio dio cosa ho fatto.




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il proverbio era cinese, Fenice...ma davvero si puo' provare piacere a verede il cadavere di qualcuno??? sia pure esso nemico???..La poesia e' bella, questo lo dico a te amico..Luna

il 17/03/2003 alle 15:44