Smise di bastarsi e lo certificò attraverso la parola. Di lei fece baluardo, offesa e difesa, moglie e amante, padre e figlio. Cambiò accento e volle trovarsi e perdersi attraverso lei. Arriverà il momento in cui vorrà e potrà ricominciare a bastarsi, come fu all'alba dei suoi giorni, ma dovrà saper rinunciare alla sua stessa carne. Perchè di questa materia, nel tempo, si è corazzata la parola. Ho visto questo nei tuoi versi, Minus, ma non e detto che sia così.
... è... (vedi? lei esige, noi asserviamo, gratificandola dei suoi segni convenzionali).
Si Arlette, attraverso la parola che si certificò e si difese, l'uomo cambiò modo di essere e di pensare. Grazie per la tua attenta analisi e per le tue sentite parole. Ti auguro una serena giornata.
Chi? Quando? Non ne ho memoria. Mi pare che non abbia mai incominciato. Ciao.
Acuta e di notevole spessore. Non so se "smise di bastarsi" o "temette di continuare a bastarsi", ma in fondo è la stessa cosa. Altrimenti non ci sarebbe la Poesia.
Si Eriot. Le licenze vengono dette poetiche anche per quello. Grazie di cuore. Serena serata.
Minus bellissima poesia che cerca di capire quanto l'essere umano riesca a bastarsi....io credo che non riuscirà a bastarsi ,vorrà e chiederà sempre di più. Fin dalla sua comparsa ha preteso cambiamenti che sono costati cari, sta distruggendo la sua casa...il mondo.
Hai ragione, amica mia. Purtroppo l'uomo tende a desiderare oltre e finisce con il distruggere o rinunciare all'essenziale. Grazie di cuore. Serena giornata.