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Utente eliminato
Pubblicata il 16/03/2003
Una pace irreale
trasfiguro' lo sfondo,
ed io ancora sospeso
nel vuoto,
come un filo di cera
che regge un piombo,
osservavo lo strapiombo
sotto i miei piedi.
Una frotta di rettili
striscianti,
fauci d' alligatori,
un groviglio di cerei volti
dal sorriso beffardo.
Pur ondeggiando
non persi del tutto l' orientamento,
e pure se il vento,
come uno scudiscio
mi lacerava la pelle,
non mi lasciai andare
nel tartaro perenne.
O Arimani che aneli
alla mia anima per infilarci
le tue lame infuocate,
sappi che io non credo
al tuo potere,
ne' ebbi il timore
di sfidare chi immolava
sacrifici al sangue.
Mi avrai quando il destino
sotto forma di Ananke,
recidera' il filo di cera,
che mi tiene sospeso,
tra il tuo regno
e quello delle anime lucenti.

Occam
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...poi il filo cadrà
con tutte le illusioni
e lo stretto sentiero ti attende
fra i due regni di ombra

L.

il 16/03/2003 alle 14:29

incubo traballante tra la vita e la morte... sospeso in strapiombo che è paura del buio finale ma appeso al filo tenace che solo essere supremo può spezzare....intensamente bella e a me cara per il tema trattato un bacione cri

il 16/03/2003 alle 23:33

e se nel frattempo avessero inventato quelli di Lassù un'altro posto dove sostare? e dovessi tu prender la decisione di dove andare?
la vita è un vortice tra il bene ed il male e Lassù chissà cosa sarà?
un bacione MG:)

il 17/03/2003 alle 00:08

quiete che respira turbinosa tempesta..lotta in sfolgorar di luci..Sempre, eternamente...Splendida! Adiosssssss..Luna

il 17/03/2003 alle 15:28