PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/10/2020
cani
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l’assenza
ha scavato così tante gallerie
nei nostri cuori
che ora
anche il più piccolo dolore –
o una gioia
imprevista – causerebbero il crollo

a noi
che non siamo poeti da sussidiario
e non abbiamo arsenali di parole
che potrebbero – in modo
misterioso – ingannare la luce

a noi
che usiamo linguaggi conviviali
anche per dirci
“… è aumentato il prezzo
del pane e del sale…”
non è consentita la lingua del non ritorno

quando sento di ragazze sole
violentate – stuprate
nell’anima prima che nel corpo –
anche se può sembrare un eccesso
d’amore
i miei occhi si fanno celesti come i tuoi
ma ingannati dal buio delle lacrime

oggi
il nostro desiderio
è tutto nella coda del cane –
macchina pulsante
di gratitudine per millantato affetto –
del nostro cane da sempre indeciso
tra un abbraccio consolatore
e la carezza ruvida del capo-branco

ma sono io che scodinzolo
nel cielo primaverile
di un ricordo.

(guga 2010, gennaio)
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Piacevole lettura...

il 20/10/2020 alle 14:16

Le prime tre strofe mi arrivano e sono molto belle. Le altre mi sembrano far parte di un altro lavoro. Ci studierò su...

il 20/10/2020 alle 17:34

@Eriot - Hai ragione: ma in quel periodo (2010) ero talmente incasinato dalla vita che anche i miei borborigmi poetici ne risentivano pesantemente. Hai ragione: sembrano due poesie appiccicate alla buona ma nelle intenzioni era un solo canto di dolore… e l'unica consolazione era la mia piccola, affettuosissima cagnolina. Ciao ;-)

il 21/10/2020 alle 23:59

Bella. Nonostante quello che hai detto a Eriot, a me è piaciuta molto la tua composizione. Bravo.

il 02/11/2020 alle 07:45