Bella,Albachiara , la tua poesia:introspezione..mezzo sicuro e tranquillizzante dato all'essere umano alla ricerca di se stesso..
Tranquillizzante poiché,solo così, trova ragione anche il soffrire..che altrimenti risulterebbe troppo gratuito
Un abbraccio
marcella
Cara Albachiara, ti ringrazio, innanzitutto della dedica e di questa poesia. Come sai non sto scrivendo più e per diverso tempo calcolo di non pubblicare i miei pensieri, i miei sentimenti, le mie idealità, scritte sotto la forma di versi.
Hai colto nel segno il momento!
Tutto quel che mi circonda ha una finalità propria e io ne ho una mia; insieme si combina il Destino, il Fato che (per dirla con Pindaro) "governa uomini e déi".
Neanche Dio (qualunque Dio di qualunque religione) può eludere il Fato e/o incidere sul fato degli uomini.
Una strana alchimia degli eventi porta l'uomo a forgiare il suo futuro: il passato + il presente.
Il difficile, in alcuni momenti, è trovare il "gusto del sorriso" e della vita (della ri-nascita).
L'immane sforzo che si deve compiere, a volte, spinge l'uomo a non tentare, a non voler tentare.
Ci vuole una spinta, allora, per volare e far scomparire la polvere del passato (da te poeticamente individuata nella ruggine di una sorte antica - che è quella che ha determinato gli eventi!- che sottrae l'armonia cosmica insita nell'essere: o, meglio, le impedisce di ri-affermarsi.
E, ovviamente, non posso che essere con Te d'accordo.
La ripresa ad amare la trovo, allo stato, un po' difficile...
Tutto dipende da me (dal Sè); lo so.
Ma esistono, penso,nella vita, attimi di stasi: come nella respirazione a tre ritmi...
Ed io, penso, stia vivendo questa fase di sospensione dell'essere...
Tutto qui.
Sei stata attenta e grande nella composizione della poesia a cominciare dal titolo (un consiglio per uscire da un carcere - caverna platonica - ) che addita la possibilità datami: sei tu che me la apri dal di fuori, da dove già sei per esserci passata e mi inviti a proseguire.
Per fortuna che non è una finestra...
Trarrò momenti di riflessione ancora più intensa e, forse, con la porta socchiusa, potrei trovar la forza d'affacciarmi, di nuovo, al mondo.
E la prima cosa che farò, sarà ritornare a scrivere.
Grazie e un forte abbraccio.
Ernesto
...ho bloccato la serratura, Ernest, un trucchetto che conosco, sembra chiusa, ma...basta spingerla appena....
:-)))
L.
Luogo comune!... sofferenza nobile o infelicità umana.. che penetra le proprie radici, al fine di dare la possibilità di liberarsi.. per sempre.
grazie del commento.
un abbraccio
ac
Grazie dei complimenti cara Melany!
il concetto è puro dominio dell'Uomo! All'origine vi è solo profonda angoscia esistenziale...e quando la si tocca, scendendo in profondità, nasce l'impulso di tornare alla Luce..nasce il riconoscimento che la vita è un dono ed è pure dolore..nasce l'accettazione, avviene l'apertura della porta, della consapevolezza.
grazie ancora, un abbraccio
ac
Grazie Marcella..e ben tornata!
Già.. la ragione della sofferenza! è la condizione del dono della vita. Possiamo solo renderci conto che pene e dolori non dipendono solo dalle circostanze, ma sono intrinsechi alle nostre vite ed alla nostra mente...ed alla mente il rimedio esiste.
un bacio.
ac
Ernesto..stò ridendo..per la finestra!! e come vedi ho parlato di porta..(portale..apertura..passaggio) ma non finestra.. non voglio crearti ulteriori opportunità di "fuga"! (scherzo, lo sai)...
grazie per le belle e pubbliche parole..per il tuo racconto.
Aspettandoti..sotto casa..un grande abbraccio!
ac
Bella, c'è analisi serena dell'animo che attraversa le esperienze e ne fa tesoro, per un possibile futuro ancora in rosa... Molto bella, cara AC!
Un bacio
Axel
una porta che si apre è come un sottile filo di speranza...una seconda occasione che la vita ti offre....bellissima dedica...un bacio cri
E' proprio così...a volte non si vede che la porta è sempre stata aperta... ed è una nostra creazione immaginaria.
un bacio e grazie!
ac
ASFISSIANTE OLRAGGIO DELL'INCITAZIONE
SCHIACCIò IL CAPO ALL'ORGOGLIO,
DOCIL AGNELLO PERSO NEI
CANDORI DELL'IO....
MOLTO INTENSA ALBa...ma "meditiamo!".....a presto.D
Appunto..Domenico...meditate..meditiamo!
grazie per le belle parole.
un bacio
ac
"Apro la porta" per ultimo cara alba! E rifletto su profonde semplici verità, che qui esponi con grande equilibrio, consapevolezza, disposizione matura dello spirito. Il valore della sofferenza, della "morte apparente", è un dono del cielo per comprendere la necessità del suo superamento in funzione dell'acquisizione piena della coscienza del sé, dei "poteri" che possiamo esercitare su noi stessi al fine di allargare davvero l'orizzonte assolato della nostra esistenza. Un lavoro di cuore e di mente che fortifica e arricchisce, se vogliamo preseguire la meta che ci appartiene. Trovo bellissimo questo tuo modo di esporre in versi concetti fondanti, con un'anima che si illumina di effettiva coinvolgente disposizione all'altro.
Con stima e affetto, un caro abbraccio.
Max