C'è un destino effimero che inevitabilmente ci cattura.
e un senso vuoto di incolmabile bisogno
si fa largo tra la folla e sgorga dalla gola.
c'è un semplice passato che si ripresenta al futuro,
con abiti nuovi e alito profumato,
di promesse di ritorni e mattoni pronti a formare un muro.
c'è un sole ch'è uguale agli altri,
ma brilla di un'indescrivibile calore,
una strada attenta per andare avanti,
che rimbalza tra il grigio del colore.
c'è il passo che danza
ed una danza che poi cede il passo.
c'è la singola nota degna di nota
ed un pesante sasso posato sul petto, in attesa di speranza.
c'è il contrattempo che non dà tempo
ad un tempo nuovo che contratta.
c'è l'invisibile che non c'è
eppure qualcuno lo sente e lo vede.
c'è l'imperturbabile ottimismo
di chi ha mangiato sabbia
credendo di bere dalla fonte l'acqua.
c'è il sostegno detto e fatto,
che litiga col mondo come il cane con il gatto.
c'è anche un forse, di dubbiose opinioni,
incerti movimenti e prudenti riflessioni.
c'è una parte di noi
che se ne sta in disparte
e ogni tanto si presenta per mischiare
queste misere carte.