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Pubblicata il 07/10/2020
gregge
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sul prato divorato dalla luna
affilato orizzonte di ore chiuse -
affamato com'è di contrappunti
l'inutile belato delle stelle

brindano a vino nuovo agli altipiani
i greggi unici di rami e nervi -
cani pastori bianchi e allineati
contro i fasci di piume della notte

lampi squarciano alti la montagna -
le radici affondate nel ricordo
rabbrividiscono convalescenti

non rimane che ondata contro ondata
il rifugio del mare - caldo mare
che addormenta le pecore e le canta

(guga
1989, settembre)
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Metafore ruvide in un mare che addormenta e canta. Splendida. Ciao.

il 07/10/2020 alle 08:51