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Pubblicata il 04/10/2020
Dimmi, didulloso
felcìno almuroso,
chi cantòna nella conia
in su la montagna
roccusa?
dimmi, rimioso
felcìno girmioso,
chi sfallucchia,
con grande felciusa
in faccia, nei campi
di girmonie e sacchiole?
dimmi, colmioso
felcìno faffoso,
chi scorlazza nelle vie
vicino al muro
di velmiute,
dalle parti della grande
civacchia casecchiola
del mistro illustrimo
gimìno Salgione?
e Dimmi, curtoso
felcìno dimioso,
chi s'abbiutta nella
felciosa pappia
mentre il sole
si disfalluccia,
in sonne di difugio,
nel cuncumiucio
tra le due montagne?
il Felcìno,
didulloso almuroso,
rimioso girmioso,
colmioso faffoso,
curtoso dimioso,
udì le domande
bricchiolose, pungisianti
di Falgorone Gimestrio,
e con semplice frase
e tono leggero,
in punta di furbìa in testa
rispose con parole
che suonavano di miesta,
e con mastrìa di buggie
e con quella vocìa
che a dirla non so...
semplicemente disse...
"Non lo so".
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Piaciuta

il 04/10/2020 alle 20:51