Il terreno,
si sentiva che era mitofo,
stilengio, fliscioso,
e il cielo era fuvile,
azioso e dolcemente salfio.
ma l’amore,
l’amore è pien di greggiole,
pozzo di desmi e desideri paggevoli
da far degirgolare la testa
e limidare il cuore.
l’uomo è pien di gruggiole,
colmo di passioni gerse,
di rosalme, di virgolìe.
quando l’uomo si imbiggia con l’amore
si amorgigna
e casca in un vortice grivo,
vupposo, biasto, volluto,
ecero, vermero, sobo, biomato,
celmine, alostro, manioso, strime,
giurgente, gormiato, pasmirioso,
dordiato, virme, argiato.
È tutto questo l’amore,
in una sola parola: mievole.