serpenti A sonagli
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cobb non sa scrivere libri
ma parla dalla bocca
come gli uomini liberi.
neanche il Grande Spirito
scrive – ma affida al Tuono
il suono del suo dire.
calpestiamo la terra
dove forti
caddero i nostri morti.
oggi
il pianto del mio popolo
è sceso con la pioggia.
il suo lamento
è stato tutto il giorno
nella voce del vento.
È piccolo il mio popolo
non ti arriva ai ginocchi
ma può vedere oltre
le barriere degli occhi.
ed ha visto il groviglio
di serpenti a sonagli
stretti nel nascondiglio
di un cuore col bavaglio. (*)
(guga
da "ancora I sakem", 1995)
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(*) Libero adattamento del discorso del Colonnello Cobb, Capo Indiano Choctaw, all’Agente indiano J.J. Mcrea, delegato dal Governo degli Stati Uniti a trattare con le tribù del Mississippi e dell’Alabama un “vantaggioso” trasferimento presso la costa occidentale, nella zona a nord dell’attuale California. – Niles Weekly Register, 1843)
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