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Utente eliminato
Pubblicata il 14/03/2003
Corre il carro delle Ore
nella volta celeste
al limitar del sole,
e del tempo e le stagioni
traggia il volgo.
E in quell’ antico borgo,
schioccar di scimitarre
frusciar di lupanari,
intenti con pelle di animale
a infonder il seme di Cibele,
e rinnovare il sacro culto
della vita..
E poi nei baccanali
le sacerdotesse di Dioniso,
ballano della sacra vite
il mosto,
che in effluvi di follia
chiarisce il volto
delle tenebre.
E voi adoratori del demonio,
immolate sull’ altare
il capro espiatorio.
Sangue e sesso
nel sabba che vi stringe,
compagni del delirio
e del delitto piu’ triste.
Devoti siamo all’ occulto,
eleviamo i canti
al magico potere,
del cavalier Demiurgo,
o Dio minore
delle cose segrete,
il soffio di Almagesto
sulle nostre corone
di spine e rose.
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che confusione !!!! spero di non capitar mai in codesto posto....
bacione MG:)

il 14/03/2003 alle 17:29

tre aggettivi...cosmica ...mistica...mitologica...e dello spazio immenso profondo fascino io colsi...un bacione cri

il 15/03/2003 alle 00:10

bellissima...si può certo adattare, con ulteriore chiave di lettura, all'Eterno presente!
un abbraccio..sei molto bravo.
ac

il 15/03/2003 alle 08:47