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Tex
Pubblicata il 14/03/2003
Una minuscola porta
aperta
su di un mondo diverso
per la cui soglia
ogni volta
è piu' facile passare,
un magico ponte
verso sogni felici
inseguiti da tempo
fissati in un eterno presente.

Una minuscola porta
che mi prende ogni volta
un atomo di vita
per lasciarmi entrare,
un magico ponte
a cui pago
soffrendo
il pedaggio di un futuro
contratto nel tempo.

E la strada è in discesa
e non puoi risalire da solo.
Le pareti sono specchi distorti
e scuriti
dal vano aggrapparsi
di mille mani impotenti
passate di qui in un continuo calvario.
La porta è laggiu'
che aspetta ghignando
e non riesco a fermare
il mio passo dolente.

Qualcuno o qualcosa
si sporge nel vuoto
gridando il mio nome.
Una mano mi sfiora la spalla
cercando un abbraccio
per frenare il mio cammino.
Non lasciarmi chiunque tu sia!
Stringimi a te per darmi calore,
sto tremando dal freddo non vedi?

E tu, nera porta d'oblio
chiudi pure le tue braccia legnose
non avrai il mio abbraccio
per una volta ancora...
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