PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 11/09/2020
Quelle voci sparse nella stanza
che se non ci sono ti mancano
e ben lo sa quell’uomo
che tutte le sere sta lì da solo
a chiacchierarti vicino.
e ti racconta
dei campi zappati
della potatura
ed eri tu a legare le viti
e di quando cucinavi
i cibi delle feste.
ma ora mangiare? bere?
poco t’importa
scende dall’ampolla l’acqua
goccia dopo goccia
direttamente
nel tuo stomaco.
e quello che il corpo rifiuta
finisce in un recipiente
sotto il letto.
dormire?
quando sei stanca
o ti spengono le luci
poco importa
s’è la notte di oggi
o di domani.
e chissà se t’importa
di vivere o morire!
e’ seta la pelle del tuo viso
curata e pulita
sono bravi gli infermieri
che ti espongono alla luce
nelle ore migliori
e ti riprendono
quando vien giù la guazza
poi alle 18 versano
soluzione nuova nell’ampolla.
questa sera anch’io sono
ritornato a trovarti
e lui parla con me
ti guardi attorno
capisco che quello spazio ti appartiene
e colgo il tuo sguardo sulle mie parole.
sei contenta? mi riconosci? mi vuoi chiedere?
intanto lui parla, parla, parla,
..i carugi, il prete, Telemaco Signorini…
poi s’accorge che piangi
e dolcemente t’accarezza
come quando da ragazza
per sfuggire ai rimproveri di vostro padre
ti rifugiavi tra le sue braccia alla marina.
“Vedi Giorgio se la trascuriamo se ne accorge”
e riprende a parlare con te
ad annaffiarti di amore.
e’ ora di uscire
accarezzo con la mia mano le tue dita
tu le stringi con forza
e sento che ancora esisti!
e sento che fino all’ultimo
nei lettini dei comatosi
deve rimanere accesa
la luce della Vita!
aiutati dall’amore
o dal mestiere
di chi è rimasto in corsa.
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A che piano mettere questa grande umanità, tempestosamente vera? Ciao.

il 12/09/2020 alle 10:28

ho vissuto momenti simili, che forse avrei potuto vivere con una maggiore coscienza e forse umanità, la stessa che tu hai mostrato

il 01/06/2021 alle 21:32

Grazie per i vostri commenti.

il 13/10/2022 alle 22:59