PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/09/2020
Nelle vaste brulle pianure
che di sapore sanno
di fichi
cauto bramo
il loro dolce sapore
nell'aria mi destreggio
là dove massi impervi
alternano ulivi incolti
il sole contorno supremo
già di primo mattino
fa da spola al fumeggiare
di un etna
che ancora oggi spumeggiante
da al suo mare le fresche correnti
l'iride si dipinge di blu cobalto
mentre stupite le barche
disperdono gli ami
tra le crepe delle onde
colori sfumati
i fondali donano
tanto che piccole scie
di pesci giocare possono
con lo smeraldo e il turchino
un piccolo porticciolo
levigato dai venti
custode fedele
di vecchi pescatori
fa da spola
a temerari turisti
che ne assaporano i cocci
infinite le gesta
di questa amata terra
posso solo che ammirare
la cura e l'amore
la passione nei tratti
le espressioni dialettali
gli abbracci e i rumori
quando poi ritorno
mestamente tra le mura
della mia casa
aspetto di riabbracciare
ancora ancora e ancora
questa avvolgente terra
che dal riposare delle navi
prende il suo nome
stazzo
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (4 voti)

bravissimo... emozioni a pelle viva...

il 09/09/2020 alle 10:43