L'incipit mi ha ricordato le famose mani di Escher che si disegnano vicendevolmente. Il prosieguo del testo non rimane su quella linea di pensiero (mi sembra), ma mi è comunque piaciuto.
Bravo, quello è stato l'impulso. Il prosieguo è impossibile, come le opere di Escher.
Ho letto fino a questa numero 11, dal prologo "Poesie impossibili" in cui definisci i tratti della tua persona. E' un bel viaggio che hai intrapreso, che affascina.