Non vedo carta da parati
sopra questi muri
foto senza colori,
sbiadite
sui quadri appesi.
rumori sordi di persone
ascolto il lontananza
sepolto nella mia stanza
mi sento respirare.
tocco le foglie
pelose di una genziana,
rotola una melagrana,
cade sul pavimento.
si rompe,
sangue da una ferita,
e vedo dentro i suoi ossi,
piccoli semi rossi,
tanti cuori lacrimosi.
disegno strane bestie
con le crepe del soffitto,
circondato oramai sconfitto
scrivo alla malinconia.
non una lunga lettera,
non una cartolina,
basta una fogliolina
verde di ippocastano:
"Chissà se torna il tempo
o è acqua persa tra le dita,
chissà se questa vita
è solo una di tante."
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